Giornata Internazionale della Donna
Nasce per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora, oggetto in molte parti del mondo.
Questa celebrazione si tenne negli Stati Uniti d’America per la prima volta nel 1909, in alcuni Paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1920.
Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’U.D.I., Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne di ogni schieramento politico e fu proprio l’U.D.I. a prendere l’iniziativa, per l’Italia, di celebrare l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna.
L’8 marzo 1946 ad accompagnare questa celebrazione fu scelta come simbolo, la mimosa.
Il 1946, portò anche una grande conquista per le donne, il diritto al voto, fino ad allora precluso e prerogativa dei soli uomini.
A ricordo di quei primi anni di lavoro dell’UDI, si riporta il discorso che Nilde Iotti (1920-1999) pronunciò all’insediamento alla Camera dei Deputati nel giugno del 1979: “io stessa non ve lo nascondo – vivo quasi in modo emblematico questo momento, avvertendo in esso un significato profondo, che supera la mia persona e investe milioni di donne che attraverso lotte faticose, pazienti e tenaci si sono aperte la strada verso la loro emancipazione. Essere stata una di loro e aver speso tanta parte del mio impegno di lavoro per il loro riscatto, per l’affermazione di una loro pari responsabilità sociale e umana, costituisce e costituirà sempre un motivo di orgoglio della mia vita.”
Nonostante la ricorrenza di questa giornata e la presa di coscienza del mondo femminile, la vita delle donne non è stata certo agevole e ci è voluto del tempo per ottenere parità di diritti e di lavoro, battaglie combattute fino agli anni settanta, quando anche in Italia apparve un fenomeno nuovo: il movimento femminista, che innescò una serie di tematiche fino ad allora accantonate quali l’aborto, l’omosessualità e il divorzio.
Ancora oggi, nel 2021, non si può dire che le donne non lottino ogni istante per i loro diritti e per vedere migliorate le loro condizioni umane, familiari e sociali.
Rita Levi Montalcini (1909-2012) disse “ le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.”
E allora, care donne, se volete venire in biblioteca, avrete modo di approfondire le tante tematiche, trovando libri di vari argomenti; questo è un piccolo elenco:
- La festa delle donne – Aristofane
- Poesie – Catullo
- Una donna – Sibilla Aleramo
- La lunga vita di Marianna Ucria – Dacia Maraini
- Una stanza tutta per se – Virginia Woolf
- Accabadora – Michela Murgia
- Storia di una capinera – Giovanni Verga
- Il catino di zinco – Margaret Mazzantini
- La zia marchesa – Simonetta Agnello Hornby
- Menzogna e sortilegio – Elsa Morante